Schedule of Events:

 


SEDE DEL CONVEGNO 

20 giugno (giornata di apertura): Sa Duchessa in Via Is Mirrionis 

21-23 giugno: Campus Aresu in Via San Giorgio, 12 

PROGRAMMA GENERALE 

20 giugno (mattina): visita guidata di Cagliari; prezzo minimo sui 5/10 euro 

20 giugno (mattina): possibili workshop 1) Cinema sardo; 2) Teatro in Sardegna; 

20 giugno (pomeriggio): l’apertura del convegno, Sa Duchessa in Via Is Mirrionis 

20 giugno (tardo pomeriggio, dopo l’apertura del convegno): possibile rappresentazione grazie all’associazione Sardegnateatro (presso il Teatro Massimo)  

21-23 giugno: giornate congressuali, Campus Aresu in Via San Giorgio, 12 

23 giugno: cena di gala (a pagamento)

24 giugno: possibile gita (a pagamento, con pranzo o cena) al complesso nuragico “Su Nuraxi” a Barumini (km 60 da Cagliari, in bus)

Spettacoli:

Rappresentazione teatrale:  Macbettu di Alessandro Serra

Date:  

  • Giovedì, 21 Giugno, 2018 – 21:00
  • Venerdì, 22 Giugno, 2018 – 21:00

Prenotazioni: $10 USD (25 biglietti disponibili a serata; una volta esauriti il prezzo sarà aumentato)


Date
giorno
Nomi degli ospiti



lingua: sardo con sovratitoli in italiano

Teatro: Teatro Massimo di Cagliari, Via De Magistris 12

Prenotazioni: contattare Salvatore Bancheri (aati@utoronto.ca)

M A C B E T T U

di Alessandro Serra

tratto dal Macbeth di William Shakespeare

con Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino.

traduzione in sardo e consulenza linguistica Giovanni Carroni

collaborazione ai movimenti di scena  Chiara Michelini

musiche: pietre sonore Pinuccio Sciola
composizioni pietre sonore: Marcellino Garau

regia, scene, luci, costumi Alessandro Serra

produzione | Sardegna Teatro e compagnia Teatropersona


con il sostegno di Fondazione Pinuccio Sciola | Cedac Circuito Regionale Sardegna

Premi: Miglior Spettacolo UBU 2017 – Premio ANCT 2017 (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro)

Macbettu di Alessandro Serra s’incunea in un crocevia: da un lato le intuizioni geniali del Macbeth di Shakespeare, dall’altra l’ispirazione del regista di fronte al Carnevale barbaricino. Della vicenda scespiriana si recupera l’universalità e la pienezza di sentimenti, millimetricamente in bilico sul punto di deflagrare. Di fronte ai carnevali sardi una visione: uomini a viso aperto si radunano con uomini in maschere tetre e i loro passi cadenzano all’unisono il suono dei sonagli che portano addosso. «Quell’incedere di ritmo antico, un’incombente forza della natura che sta per abbattersi inesorabile, placida e al contempo inarrestabile: la foresta che avanza» – così Serra descrive la suggestiva ascendenza da cui è scaturito il suo lavoro di contaminazione.

Macbettu traduce – e volontariamente tradisce – il suo riferimento testuale, valica i confini della Scozia medievale per riprodurre un orizzonte ancestrale: la Sardegna come terreno di archetipi, orizzonte di pulsioni dionisiache. La riscrittura del testo operata dal regista, trasferita poi in limba sarda da Giovanni Carroni, guarda a una interpretazione sonora: gli attori sulla scena – uomini, come da tradizione elisabettiana – decantano una lingua che è pura sonorità, si allontanano dal giogo dei significati per magnificare il senso.